Fisico di origine indiane naturalizzato statunitense, a partire dagli anni ’50 nel secolo passato, Aneesur Rahman pose le basi metodologiche di quella che sarebbe diventata la ‘dinamica molecolare’, disciplina che fa ricorso al supercalcolo per la simulazione e lo studio delle proprietà della materia a livello atomico. A lui è intitolata dal 1993 la principale onorificenza internazionale nel campo della fisica computazionale assegnata ogni anno dalla American Physical Society. Ad aggiudicarsi l’edizione 2026 del prestigioso premio, Stefano Baroni, professore della Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati (SISSA) di Trieste, per i fondamentali risultati ottenuti nello studio delle proprietà elettroniche, vibrazionali e termiche della materia condensata e nello sviluppo e diffusione di software open per i calcoli di struttura elettronica di ampio utilizzo. Un riconoscimento che arriva a riprova anche dell’elevato livello di competenze e attività di ricerca che trovano oggi casa all’interno dello Spoke 7 ‘Materials and Molecular Sciences’ dell’ICSC – Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data and Quantum Computing, di cui Stefano Baroni è co-leader.
Professore di Fisica della Materia Condensata Teorica alla SISSA dal 1988, la carriera di Stefano Baroni è contrassegnata dalla creazione di nuovi paradigmi di simulazione, dalla realizzazione di strumenti divenuti patrimonio condiviso di tutta la comunità della fisica e da incarichi di coordinamento e responsabilità in importanti enti di ricerca. Direttore del Centre Européen de Calcul Atomique et Moléculaire (CECAM) – allora parte dell’École Normale Supérieure de Lyon – dal 1994 al 1998, nel 2002 fonda alla SISSA il Centro Nazionale di Simulazione Numerica DEMOCRITOS, oggi parte dell’Istituto dell’Officina dei Materiali del CNR. Risale infine al 2022 la nomina a co-leader dello Spoke 7 del Centro Nazionale ICSC, in cui l’esperienza e l’expertise di Stefano Baroni hanno contribuito in maniera decisiva a gettare un ponte tra ricerca e impresa, favorendo il trasferimento e lo sfruttamento delle soluzioni maturate nel campo rivolto allo sviluppo di tecniche numeriche per lo studio delle proprietà dei materiali e delle molecole all’interno dei processi produttivi. In questo contesto si colloca anche l’impegno con la startup della SISSA Materys, dedicata all’erogazione di servizi di calcolo ad alte prestazioni, di cui Baroni è socio fondatore.
“Come molti riconoscimenti che arrivano più tardi nella vita, anche questo è — se non soprattutto — un tributo alle colleghe e ai colleghi, e alle allieve e agli allievi che hanno reso possibile il mio lavoro”, racconta Baroni. “La motivazione del premio richiama tre pietre miliari della mia carriera, che fanno riferimento ad altrettanti periodi: lo sviluppo alla fine degli anni ‘80 di un metodo diventato poi di largo uso per calcolare le proprietà dinamiche e dielettriche dei solidi, l’elaborazione nell’ultimo decennio di una nuova teoria della conduzione termica nella materia condensata, e, durante tutto questo tempo, la creazione e promozione del software Quantum ESPRESSO, oggi considerato uno standard nella simulazione quantistica dei materiali. Risultati che oggi, grazie al Centro Nazionale ICSC, sono felice possano apportare anche un contributo significativo alla competitività e alla crescita sostenibile del Paese, in ambito sia accademico che industriale. Reputo perciò di grande importanza il lavoro svolto finora nello Spoke 7, che sono certo proseguirà nel prossimo futuro a beneficio sia del sistema della ricerca, rendendolo in grado di formare e non disperdere le nuove competenze, che di quello produttivo, permettendogli di beneficiare delle straordinarie competenze che la comunità italiana di scienze computazionali dei materiali ha saputo accumulare.”
Come già evidenziato nella motivazione della sua elezione a Fellow dell’APS nel 2006, Baroni ha saputo colmare in modo unico il divario tra innovazione teorica e implementazione pratica, creando formalismi potenti e trasformandoli in strumenti concretamente utilizzabili dai ricercatori. Il conferimento del premio Rahman ribadisce il valore di una ricerca che unisce eleganza teorica, applicazione algoritmica e creazione e condivisione aperta di software di alta qualità. Precursore di un approccio alla ricerca basato sulla scienza aperta, Stefano Baroni ha quindi guidato una comunità capace di mettere a disposizione codici all’avanguardia, pronti a sfruttare le più moderne architetture di calcolo, rendendo l’Italia tra i riconosciuti protagonisti a livello internazionale nel campo della scienza computazionale dei materiali. Un ruolo che Baroni continua a ricoprire all’interno del Centro Nazionale ICSC.
“Sono profondamente felice per questo riconoscimento che premia la visione e l’impegno di Stefano Baroni, il cui lavoro ha permesso a migliaia di ricercatori in tutto il mondo di simulare da primi principi materiali e molecole, sviluppare nuove teorie e testare nuovi metodi. Il suo contributo e la comunità di Quantum ESPRESSO, da lui promossa e tenacemente sostenuta, testimoniano la forza della scuola italiana di scienza computazionale dei materiali. Una scuola che, grazie anche alle sinergie createsi fra SISSA e CNR e concretizzatesi nella leadership dello Spoke 7 del Centro Nazionale HPC, Big Data e Quantum Computing, è diventata un riferimento internazionale”, commenta Stefano Fabris, Direttore del Dipartimento di Scienze Fisiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche e leader dello Spoke 7 di ICSC.
