Obiettivi per il Paese

Con la realizzazione del centro HPC, l’Italia sarà il primo Paese dotato di un’infrastruttura di calcolo nazionale di tipo cloud datalake, che significa una rete di trasmissione dati veloce, l’accesso cloud a questa rete, e infrastrutture su tutto il territorio che, grazie alla cloud, saranno assegnate in maniera dinamica e virtuale: questo consentirà di sfruttare nel modo più efficace le risorse disponibili in tutto il Paese.

Gli utenti non utilizzeranno più un computer fisico per conservare i propri dati e una CPU fisica per analizzarli, ma avranno a disposizione sistemi virtuali che saranno assegnati in base alla loro disponibilità in modo da massimizzare l’efficienza del processo.

Ciò significa flessibilità e ottimizzazione delle risorse, che saranno condivise fra tutti gli utenti. La realizzazione di questo progetto rappresenterà un unicum a livello internazionale fondato sulla sinergia di tutte le risorse nazionali e con un ruolo importante delle aziende private.

Programma

Diventato operativo a settembre 2022, il Centro Nazionale di supercalcolo si trova ora nella fase di definizione, organizzazione e amministrazione dei piani di sviluppo e di allocazione delle risorse. Parallelamente, il Centro sta proseguendo con la realizzazione dell’infrastruttura di calcolo e big data, che proseguirà per tutti e tre gli anni della fase di start-up del progetto, e con lo sviluppo delle applicazioni che serviranno a sfruttare l’infrastruttura.

Dal punto di vista tecnologico e infrastrutturale tra le principali tappe vi è l’upgrade del supercomputer Leonardo del CINECA e dell’infrastruttura di calcolo distribuita dell’INFN, l’acquisizione di un computer quantistico da collocare al Tecnopolo, l’ampliamento della rete GARR-T (che porterà la capacità della rete nazionale per l’istruzione e la ricerca a multipli di Terabit al secondo) e alcuni interventi per la creazione di Centri satellite tematici in altre sedi italiane. Sarà per esempio potenziato il centro della fondazione CMCC Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici a Lecce, e saranno costruiti nuovi centri a Frascati, al Gran Sasso, a Napoli dove sarà realizzato un centro di calcolo parallelo gestito dal CINECA. Inoltre, verranno sviluppati e integrati gli strumenti necessari per l’implementazione del cloud datalake nazionale, che consentirà accesso trasparente alle risorse. Per il 2024 è previsto il lancio dell’infrastruttura cloud potenziata.

Nella fase di start up, il Centro conterà su personale senior proveniente dai partner della Fondazione: oltre 1500 professionisti di alta competenza che dedicheranno parte del loro tempo lavorativo al progetto. Ma una priorità è il coinvolgimento dei giovani ed entro il 2022 saranno pubblicati i primi bandi di dottorato e di reclutamento di ricercatori: sia le Università sia gli Enti di Ricerca partecipanti nel Centro bandiranno borse di dottorato (200 in totale) e borse post-doc (altre 200) per diversi profili.

Il Centro Nazionale sarà attrattivo per il mondo della ricerca e per quello imprenditoriale. Saranno, infatti, bandite open call per coinvolgere altri soggetti, oltre ai partner della Fondazione ICSC, in attività d’innovazione. Sono previsti 32 milioni di euro di open call, cioè bandi per il finanziamento di progetti in cui potranno essere coinvolti nuovi soggetti, sia pubblici sia privati. Altri 32 milioni saranno a disposizione per i soggetti del Centro con l’obiettivo di promuovere l’innovazione, aumentando il TRL (Technology Readiness Level, ossia il grado di maturità tecnologica) di nuovi prodotti per finalizzare il processo, in modo da far compiere loro il cosiddetto ultimo miglio, fino al loro ingresso sul mercato.

I partner del progetto si impegneranno a regime (dal 2026 in poi) a sostenere sul proprio budget ordinario alcune misure finanziate in fase di start up dai fondi PNRR 2022-2025, e a finanziare il Centro Nazionale con un contributo annuale a partire dal 2022.

Le priorità trasversali del progetto

Il Centro Nazionale di supercalcolo sarà un’infrastruttura distribuita e trasversale con la missione di supportare il mondo della ricerca scientifica e il settore produttivo per l’innovazione e la digitalizzazione del Paese. In linea con gli obiettivi strategici del PNRR, realizzerà i suoi obiettivi promuovendo le carriere dei giovani e le iniziative per il superamento del divario di genere nelle carriere professionali e tra il Nord e il Sud del Paese. Il 41% del finanziamento totale sarà investito al Sud. Oltre 100 milioni di euro saranno dedicati al personale, con una partecipazione femminile di almeno il 40%, e con quasi 16 milioni di euro riservati all’alta formazione con l’attivazione di borse di dottorato e post-doc.

Borse di Studio

5% investimento
in borse di studio

Italia

41% investimento
nel Sud Italia

Parità di genere
Partecipazione femminile
di almeno il 40%