Bologna, 20 febbraio – È di oggi la conferma che ICSC – Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data and Quantum Computing è stato ufficialmente selezionato come Nodo Nazionale e parteciperà in prima linea alla realizzazione dell’European Open Science Cloud (EOSC). Obiettivo di EOSC, iniziativa coordinata dalla EOSC Association, insieme alla Commissione Europea, agli stati membri UE e ai paesi associati, è quello di favorire l’accesso ai dati scientifici e promuovere la crescita Europea attraverso la federazione di risorse di calcolo, data base e servizi per la gestione e l’analisi dei dati. L’annuncio arriva al termine di un processo di selezione competitiva durato sei mesi che ha visto la partecipazione di oltre 100 candidati Nodi rappresentati da istituzioni Europee, nell’ambito del quale il Centro Nazionale ICSC è risultato essere in possesso di tutti i requisiti necessari. Questa selezione rappresenta un riconoscimento del ruolo strategico di ICSC nel panorama della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Europa.

EOSC è una iniziativa che si inserisce nel contesto della strategia europea sui dati, e si focalizza sulla realizzazione entro il 2025 di uno spazio digitale univoco e integrato con l’obiettivo di promuovere la scienza aperta (Open Science) facilitando l’accesso a risorse computazionali, dataset e servizi a supporto del progresso scientifico e dell’innovazione. L’architettura risultante attualmente prevista consisterà in una Federazione di Nodi, Nodi Tematici e Nodi Nazionali, caratterizzati da paradigmi tecnologici comuni che consentiranno l’implementazione dei principi FAIR (reperibilità, accessibilità, interoperabilità e riutilizzabilità) della Open Science.

Molte, sotto il profilo delle scelte tecnologiche e metodologiche, le somiglianze che accomunano la Federazione EOSC all’infrastruttura distribuita del Centro Nazionale ICSC, risultato della connessione delle risorse di calcolo e Big Data presenti sul territorio italiano, che sarà messa a disposizione degli utenti di tutta Europa, insieme a strumenti di analisi dati all’avanguardia attualmente in fase di sviluppo, mediante una piattaforma digitale integrata.

“Oltre a dare prova di come il nostro paese abbia saputo recepire, se non addirittura anticipare, le indicazioni europee in materia di sviluppo tecnologico e digitale”, commenta Antonio Zoccoli, Presidente del Centro Nazionale ICSC, “l’annuncio di oggi deve molto all’esperienza maturata negli ultimi anni all’interno del Centro Nazionale ICSC, impegnato nella realizzazione di una infrastruttura cloud avanzata volta a favorire l’accesso e la gestione dei dati sulla base dei principi della Open Science. Un lavoro che ha consentito la formazione di expertise in questo specifico settore e che ha contribuito alla decisione di selezionare ICSC come Nodo Italiano EOSC. ICSC metterà a disposizione le proprie competenze e infrastrutture per potenziare le capacità computazionali e di gestione dei big data, garantendo un supporto essenziale per le comunità scientifiche italiane ed europee coinvolte nell’Open Science”.

Grazie al riconoscimento come Nodo Italiano EOSC, il Centro Nazionale ICSC, già espressione di infrastrutture e competenze afferenti a molti dei principali protagonisti della ricerca pubblica italiana, sarà perciò in grado di rendere ancora più incisiva la propria attività, supportando la comunità scientifica nazionale nell’adozione delle pratiche FAIR e favorendo collaborazioni tra istituzioni accademiche, enti di ricerca e partner industriali per la gestione e valorizzazione dei dati scientifici.

“La decisione di candidarsi come Nodo Italiano EOSC,è stata supportata dall’ Italian Computing and Data Infrastructure (ICDI), che dal 2018 coordina la partecipazione di Università, Enti di Ricerca e Infrastrutture di Ricerca del nostro Paese all’iniziativa EOSC, risultando infatti in piena continuità con la strategia del Centro Nazionale ICSC, nato appena due anni fa con il mandato di abilitare in Italia una filiera di estrazione di valore dai dati a supporto della crescita dell’Intero Sistema Paese. Un obiettivo che il risultato di oggi aiuterà a conseguire, fornendo strumenti aggiuntivi di cui ICSC potrà beneficiare per proporsi come hub italiano di raccolta e coordinamento delle risorse e dei servizi che entreranno a far parte del cloud scientifico europeo e per consolidare la propria posizione di player in grado di giocare un ruolo da protagonista all’interno della scienza internazionale”, conclude Zoccoli.