Lunedì 14 aprile, nella Sala Wataghin del dipartimento di fisica dell’Università di Torino, nell’ambito dell’inaugurazione del nuovo laboratorio CTLab4ET (Computing Technology Laboratory for Einstein Telescope) per la valutazione e lo sviluppo di tecnologie di calcolo per l’analisi dei dati del futuro osservatorio di onde gravitazionali Einstein Telescope (ET), è stato presentato il potenziamento del centro di calcolo scientifico della sezione di Torino dell’INFN, finanziato dai tre progetti PNRR ETIC, ICSC – Centro Nazionale di Ricerca in HPC Big Data and Quantum Computing e TeRABIT promossi dal MUR. Durante l’evento sono intervenuti sono Marco Maggiora, direttore di INFN Torino, Mauro Campanella, responsabile dei progetti di ricerca internazionali per la Rete Italiana di Ricerca e Formazione (GARR), Michele Punturo, coordinatore scientifico del progetto ETIC e responsabile internazionale di Einstein Telescope, e Stefano Bagnasco, responsabile del centro di calcolo di INFN Torino e del laboratorio CTLab4ET.
CTLab4ET rientra tra gli obiettivi del progetto ETIC, di cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) è capofila. ETIC è finalizzato a sostenere la candidatura italiana a ospitare ET in Sardegna, nell’area dell’ex miniera di Sos Enattos, nel Nuorese, attraverso la caratterizzazione del sito candidato e la creazione di una rete di laboratori di ricerca all’avanguardia in tutta Italia. Anche nel contesto delle attività di ricerca e sviluppo che saranno svolte presso CTLab4ET si inserisce il potenziamento del centro di calcolo di INFN Torino, che rappresenta uno degli Hub dell’infrastruttura cloud di supercalcolo che il Centro Nazionale ICSC sta realizzando grazie al contributo del progetto TeRABIT, impegnato nel potenziamento delle infrastrutture di rete del paese attraverso collegamenti con velocità fino al Terabit al secondo.
«Il centro di calcolo di Torino ha un’esperienza più che ventennale nella progettazione e gestione di infrastrutture di calcolo distribuite. La definizione del modello di calcolo di Einstein Telescope, che inizierà ad acquisire dati tra più di dieci anni, è particolarmente impegnativa: le esigenze in termini di risorse saranno molto maggiori di quelle degli osservatori di seconda generazione, e se da un lato le tecnologie di calcolo evolvono molto rapidamente, dall’altra il progetto ET ha bisogno già ora di un’infrastruttura di calcolo per lo sviluppo degli algoritmi di analisi, delle simulazioni e molto altro», ha sottolineato Stefano Bagnasco. «La sfida sarà progettare un sistema che possa supportare fin da subito la collaborazione scientifica, evolvendosi poi per sfruttare al meglio le nuove tecnologie che via via si presenteranno sul mercato. In particolare, CTLab4ET fornirà una piattaforma per il technology tracking, ossia un sistema a disposizione della collaborazione per testare nuove architetture sia hardware che software, con una particolare attenzione agli algoritmi di intelligenza artificiale».