Oggi, 13 ottobre, in occasione della  Giornata internazionale per la riduzione del rischio di disastri, presso la sede dell’Università degli Studi dell’Aquila è stato presentato il Consorzio HPC4DR (High Performance Computing for Disaster Resilience) volto alla realizzazione di un centro di competenze per la riduzione del rischio di disastri naturali o antropogenici. A tal fine, il consorzio si avvarrà di un centro dedicato di supercalcolo, ospitato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, che rappresenterà una delle risorse dell’infrastruttura distribuita di calcolo ad alte prestazioni di ICSC – Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing, il quale, oltre a finanziare il potenziamento del nodo e l’adeguamento dell’infrastruttura, lavorerà in sinergia con HPC4DR.

Il Consorzio HPC4DR riunisce i principali enti pubblici di ricerca (CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, INAF Istituto Nazionale di Astrofisica, INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e le Università delle regioni Abruzzo, Marche e Molise (Gran Sasso Science Institute, Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi del Molise, Università degli Studi di Camerino, Università degli Studi di Macerata, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, Università Politecnica delle Marche) e, attraverso l’uso di tecnologie di calcolo ad alte prestazioni, svolgerà attività di ricerca, innovazione e formazione, favorendo lo scambio di conoscenze in diversi settori disciplinari.  

L’infrastruttura tecnologica di calcolo ad alte prestazioni (centro High Performance Computing – HPC) del Consorzio è resa disponibile dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell’INFN ed è costituta da 400 macchine di calcolo cedute al Consorzio  dal CINECA. Ad oggi, circa 100 di questi server sono stati installati e configurati e costituiscono il primo nucleo del cluster di calcolo operativo e reso disponibile per una fase di test. Il Centro di Elaborazione Dati HPC dei LNGS (CED) sarà inoltre parte integrante del progetto di ICSC e della sua infrastruttura distribuita di supercalcolo in fase di realizzazione. Il Centro Nazionale prevede infatti lo stanziamento, attraverso lo Spoke 0, di 5 milioni di euro per l’assunzione di 2 tecnici e 2 tecnologi, per i prossimi ampliamenti e adeguamenti del nodo e per il suo potenziamento attraverso l’acquisto di nuove macchine. Le sinergie tra HPC4DR e Centro Nazionale si consolideranno ed estenderanno anche oltre l’attuale fase, grazie alla collaborazione e lo stretto collegamento tra le attività del Consorzio e quelle dello Spoke 5 di ICSC ‘Environment and Natural Disaster’.

“HPC4DR ha contribuito, in un disegno più generale, alla definizione di quello che è oggi il tecnopolo Hpc a Bologna”, ha affermato Paola Inverardi, rettrice del Gran Sasso Science Institute, e Co-leader dello Spoke 5 di ICSC. “Ritengo che, se oggi esiste lo Spoke 5 sui disastri naturali al Centro Nazionale di Ricerca ICSC è perché essenzialmente esisteva già il Consorzio HPC4DR come catalizzatore”.

Nel nuovo datacenter saranno installati moderni server particolarmente performanti e adatti al calcolo con tecniche di machine learning e intelligenza artificiale; il CED sarà inoltre dotato di moderni sistemi di alimentazione elettrica e raffreddamento e di sistemi di monitoraggio e generazione allarmi per garantire la continuità operativa del centro di calcolo messo a disposizione di HPC4DR.

“Grazie all’inserimento del centro di calcolo dei LNGS in ICSC – ha commentato a margine dell’evento Claudio Grandi, tecnologo dell’INFN e co-leader dello Spoke 0 di ICSC (‘Infrastruttura Cloud di Supercalcolo’) – è stato possibile trovare le risorse per avviare concretamente il progetto di HPC4DR, nato anni fa con finalità ambiziose che sarà oggi possibile perseguire con i fondi messi a diposizione dal PNRR attraverso il Centro Nazionale ICSC. Possiamo quindi essere confidenti che il centro di calcolo di HPC4DR ai LNGS sarà in grado di far fronte alle necessità del Consorzio e che costituirà un altro importante tassello dell’infrastruttura di supercalcolo che ICSC metterà a disposizione non solo della ricerca, ma anche delle mondo industriale e delle istituzioni, le quali potranno, come in questo caso, beneficiare dei risultati ottenuti grazie all’accesso facilitato alle risorse di Big Data e HPC per indirizzare le politiche volte alla mitigazione e riduzione dei rischi legati ai disastri sia naturali che di origine antropica”.