Sarà inaugurata oggi, mercoledì 6 dicembre, presso il MUSE – Museo della Scienza di Trento ‘Quanto. La rivoluzione in un salto, mostra dedicata alla meccanica quantistica e all’impatto rivoluzionario che questa teoria ha avuto sulla fisica, sul progresso scientifico e sulla società. Ideata da INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e MUSE, la mostra vede il patrocinio di ICSC – Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing, che ha contribuito alla progettazione della sezione del percorso espositivo incentrata sul calcolo quantistico. Pensata per le scuole e il grande pubblico, la mostra sarà visitabile dal 7 dicembre 2023 al 15 giugno 2024.
“La Meccanica Quantistica ha rappresentato un vero e proprio cambio di paradigma, dal punto di vista non solo scientifico, ma anche umano e sociale” sottolinea Antonio Zoccoli, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare della Fondazione ICSC – Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data and Quantum Computing. “A oltre cento anni dalla sua formulazione, scienziate e scienziati dibattono ancora sui suoi principi fondanti, sulle sue implicazioni epistemologiche e filosofiche. E, a partire dalla meccanica quantistica, continuano a sviluppare nuove tecnologie che porteranno ad applicazioni, alcune delle quali con ogni probabilità potranno rivelarsi rivoluzionarie per le nostre vite e la nostra società. Questa mostra nasce quindi dalla consapevolezza che una maggiore comprensione di questa straordinaria teoria è un passo fondamentale per una maggiore conoscenza della natura, dell’universo, della realtà stessa in cui tutti noi ci troviamo a vivere”.
La meccanica quantistica offre un quadro fondamentale per comprendere la natura e il comportamento della materia a livello di particelle subatomiche. Nata nell’ambito della ricerca teorica la troviamo applicata in molteplici applicazioni quali ad esempio i computer, i laser, e la crittografia per garantire comunicazioni praticamente impossibili da intercettare. Non solo, sebbene sia nata principalmente in fisica, sta diventando sempre più rilevante in tanti altri campi come ad esempio in biologia.
“A dieci anni dalla sua inaugurazione – aggiunge il direttore del MUSE Michele Lanzinger – il MUSE mette ancora una volta in campo la sua natura di istituzione poliedrica che – con angolature diverse e per pubblici diversi – è costantemente impegnata in attività e iniziative di divulgazione scientifica proiettate alla comprensione e alla condivisione di ragionamenti sul futuro della nostra società. Questo è il caso di Quanto, un ragionamento in forma di mostra che ci porta a comprendere le teorie scientifiche quali somma di modifiche e miglioramenti continui in base alle nuove evidenze e ai risultati della ricerca. Un’occasione per riflettere su come la scienza sia il metodo migliore per comprendere il funzionamento del mondo che ci circonda. Incoraggiare il pensiero critico, comprendere il metodo scientifico, stimolare riflessioni e dialoghi sulla scienza, sviluppare consapevolezza sulle sue applicazioni e accrescere un personale e collettivo senso di responsabilità. Questo è l’obiettivo e il metodo del nostro operare, questo è il nostro metterci in gioco per e assieme alla nostra collettività”.