Si è tenuta ieri, lunedì 3 marzo, la conferenza stampa di presentazione del nuovo nome e logo della cittadella della scienza di Bologna, ora denominata “DAMA – Tecnopolo DATA Manifattura Emilia-Romagna”. Il nome richiama la storica Manifattura Tabacchi bolognese e sottolinea la trasformazione dell’area in un hub di livello internazionale per il supercalcolo e l’analisi avanzata dei dati, anche grazie agli ingenti investimenti del Governo attraverso il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). L’evento, che ha visto la partecipazione del presidente e del vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale e Vincenzo Colla, è coinciso con l’avvio del trasferimento dalla Fondazione ICSC – Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing, in uno degli iconici edifici progettati da Pier Luigi Nervi. Il completamento del trasferimento, previsto per metà marzo, sancisce l’ingresso del Centro Nazionale ICSC nel DAMA, affiancandosi ad altri importanti enti di ricerca già insediati, tra cui ECMWF, CINECA e INFN.

La scelta di DAMA come sede della Fondazione ICSC era già prevista nella fase di progettazione del Centro Nazionale e si inserisce in una strategia più ampia che ha reso la Data Valley Hub di Bologna uno dei poli globali più avanzati nel supercalcolo. Tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, la capacità del Tecnopolo crescerà ulteriormente con l’installazione del supercomputer Industry Grade e di una delle sette AI Factory europee, rafforzando il ruolo di DAMA come centro nevralgico per l’innovazione tecnologica a livello locale, europeo e internazionale.

“Grazie all’elevata concentrazione di risorse di calcolo, il Data Manifattura di Bologna è il luogo ideale per sviluppare e far crescere le attività di ICSC”, ha dichiarato Antonio Zoccoli, presidente della Fondazione ICSC. “La nostra infrastruttura cloud HPC avanzata, che include il supercomputer Leonardo e il Tier-1 dell’INFN-CNAF ospitati al DAMA, rappresenta un asset strategico per la competitività della ricerca e dell’industria italiane, oltre a un punto di riferimento per partner internazionali. Questi risultati non sarebbero stati possibili senza il supporto del Governo, del MUR e della Regione Emilia-Romagna, che hanno reso Bologna un polo d’eccellenza per l’analisi dei dati ad alte prestazioni. L’arrivo del supercomputer Industry Grade e della AI Factory nel 2026 darà ulteriore slancio al DAMA, consolidando gli investimenti e il lavoro realizzato fino ad oggi.”

L’ingresso di ICSC nel DAMA rappresenta una tappa chiave di un percorso strategico condiviso tra MUR e Regione Emilia-Romagna. Il Centro Nazionale continuerà a essere un protagonista dello sviluppo tecnologico della Data Valley Hub, contribuendo a rafforzare il ruolo del DAMA come riferimento internazionale nel supercalcolo e nell’analisi dei dati.

“Siamo orgogliosi di partecipare alla presentazione della nuova identità visiva del Data Manifattura di Bologna, un progetto di grande rilevanza per la Regione Emilia-Romagna e per l’intero Paese. Il nostro insediamento nel DAMA testimonia il successo di una strategia lungimirante promossa dal Governo e dal MUR. Guardiamo al futuro con l’obiettivo di accrescere la visibilità di questo hub e di sensibilizzare il pubblico sull’impatto strategico delle attività che ospita, generando ricadute positive per la ricerca, l’industria e la pubblica amministrazione”, ha commentato Daniela Gabellini, direttore generale della Fondazione ICSC, a margine della conferenza stampa.